Lettera aperta a Obama

Voglio pubblicare una lettera che i ragazzi aquilani hanno inviato al Presidente Barak Obama:

Gentile Presidente Barak Obama,

siamo un comitato di cittadini terremotati, sfollati e accampati di L’Aquila, come ha potuto notare nei giorni in cui ha visitato la nostra città, viviamo in condizioni drammatiche, da oltre tre mesi nelle tende, senza prospettive per il nostro futuro e quello della nostra città.

Denunciamo le scelte che ci sono state imposte dall’alto per la gestione dell’emergenza e sulla ricostruzione.

L’abbiamo mostrato con le ironiche scritte apparse nella città in questi giorni che, citandola, urlavano YES WE CAMP.

Viviamo e resistiamo in un territorio a limitata sovranità e proprio per questo ci sentiamo vicini a tutte quelle comunità che ovunque nel mondo difendono il loro territorio.

Ci sentiamo particolarmente vicini ai cittadini di Vicenza dove l’intera città, da anni, chiede con forza che sia bloccato il progetto di raddoppio della base NATO di Dal Molin.

I cittadini di Vicenza sono arrivati fin qui nella notte tra il 5 ed il 6 luglio per ricordare insieme a noi le 307 vittime del terremoto. Si sono stretti con noi in un abbraccio di profonda solidarietà.

Anche per questo ci sentiamo di chiederle di intervenire per fermare la costruzione del Dal Molin.

Sarebbe un gesto di ascolto delle popolazioni, ascolto che spesso in Italia ci è negato, quello di intervenire per fermare una volta per tutte un progetto che la città di Vicenza non vuole.

YES YOU CAN

Lei può fare qualcosa.

Oggi che tanti la guardano come una speranza di cambiamento può donare una speranza a Vicenza e a tutte quelle comunità che quotidinamente resistono per partecipare alle scelte che riguardano il loro futuro e quello delle prossime generazioni, come noi qui, a L’Aquila.

A nome di tanti sfollati aquilani

la Rete 3e32

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